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Censis: la salute viaggia sempre più su Internet

La salute viaggia sempre più su Internet. Sono 15 milioni gli italiani che consultano la Rete per avere informazioni su disturbi e malattie. È quanto emerge da dati del Censis, illustrati oggi da Carla Collicelli, vicedirettore dell’istituto di ricerca, nel suo intervento al Festival della Salute di Viareggio, che ha ricordato come nel nostro paese «tre persone su dieci si rivolgono a un dottore anche quando accusano un malessere non grave, con una media aumentata dello 0,5% rispetto al 1999». Ma sugli internauti che «invece di rivolgersi ad un medico, cercano informazioni riguardo ai propri disturbi navigando sul web», Collicelli sostiene che si tratti di «un chiaro segnale di immaturità nella scelta comunicativa».

Poco incoraggianti anche i dati riguardanti il settore assistenziale. In Italia, secondo le informazioni fornite dalla Federazione dei collegi degli infermieri, ci sarebbe un infermiere ogni 20mila abitanti per un totale di 350 unità (il 70% di sesso femminile). «Ne servirebbero almeno altri 50mila», ha spiegato Danilo Massai, dell’Ipasvi, la Federazione dei collegi degli infermieri. Relativamente alta anche l’età media del personale infermieristico, che si aggira intorno ai 42 anni e altrettanto alta l’età media di accesso alla professione, che è stata calcolata intorno ai 33 anni.

Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva e portavoce del Tribunale dei diritti del malato ha invece puntato un faro sulla sempre maggiore necessità di umanizzare il malato. «Il problema non è curare, ma prendersi cura del malato» ha spiegato. E poi ha puntualizzato: «Su 100 segnalazioni, da parte dei pazienti, di sospetti errori, il 44% ha avuto esito negativo e non è riuscito a intraprendere un’azione legale. La maggior parte delle denunce riguarda le relazioni paziente-medico, i ritardi nelle diagnosi e nell’arrivo della documentazione clinica».



Fonte: LaStampa.IT
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